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io & Paulo Coelho di Enzo Meli
Recensione di Carmelo Corrado Occhipinti

…e un bambino
vestito di niente,
gloriosamente accovacciato
Sotto la pergola
di un gelsomino…
(Gesualdo Bufalino, citato nel romanzo)

Enzo Meli, per raccontarsi, torna ad essere quel bambino che è stato. Cresciuto nel pensiero, maturo nel corpo e sviluppato nella fertile scrittura, guarda il proprio passato con gli occhi rivolti al futuro. Ricorda gli anni felici nella Comiso del dopoguerra. Unisce le tranquille passeggiate familiari al rito della panificazione domestica. I soprusi dei notabili alle lezioni di pediatria della neonata televisione.

Raccontando si accorge che mostra alcuni valori universali: il rispetto dell’altro, la cura del corpo e del pensiero. Allora, come per magia, fa parlare altri, persone o luoghi del sapere. Riporta le parole dei bambini di adesso, brani di poesie, testi di cantautori, proverbi popolari, ballate e cantilene folcloristiche. Ci conduce per mano nella sua storia, quando anche lui stava gloriosamente accovacciato sotto qualcosa. In questo modo evita che il suo rammentare costituisca un ordine indiscutibile per i giovani. Mette invece a disposizione il proprio pensiero perché gli altri abbiano una visione più completa. Faranno quello che vorranno.

Il libro perciò non è soltanto un mi ricordo, ma anche un penso, credo e dico. Va da John Lennon che accusa i propri insegnanti di non avere capito la vita, alle filastrocche venete e piemontesi riportate dagli alunni di una scuola elementare, passando per L’anno che verrà di Lucio Dalla. Soffermandosi anche sul compaesano Gesualdo Bufalino. So che non lo ama nel complesso, ma trova utili alcune frasi, alcuni passaggi e li usa. Come se tutto lo scibile fosse a nostra disposizione per farne quello che ci pare.

Prende a socio inconsapevole Paulo Coelho e crea un ponte immaginario tra la Sicilia ed il resto del mondo, o per meglio dire, crea un nuovo cosmo, dove le localizzazioni hanno un senso solo geografico e la cultura ha valore universale. Rompe tutti i luoghi comuni trattandoli come se fossero un lente opaca per un pensiero cieco. La sua Sicilia non è per nulla caratterizzata dalla mafia. Gli occhi dei bambini, ingenui e acuti, non vedono solo la mafia, vedono la mamma, il papà, i nonni, il lavoro, la soddisfazione di aver fatto qualcosa di buono, il pentimento delle marachelle, piccole e grandi. Enzo Meli è contro la filosofia dei mafiosi perciò non la prende neanche in considerazione, come se fosse il grande male di un passato che non tornerà più.

Nel nostro passato, nel nostro essere Siciliani come Lombardi, Americani come Cinesi, troviamo fatti spregevoli, che rigettiamo decisamente, ma possiamo anche cogliere modi di fare, pensare e agire meritevoli di essere riportati e trasmessi.

Il merito dell’Autore? Di averli individuati e giudicati.

Carmelo Corrado Occhipinti


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io & Paulo Coelho
Cronaca di un viaggio nella memoria di un bambino del 1950 e dintorni

Enzo Meli
Collana Oltremare – Narrativa

13.4.2017, 352 p., filo refe
Curatore: Ilaria Celestini
Prefazione: Ilaria Celestini
Direttore di Collana: Ilaria Celestini

ISBN 978-88-98643-97-4

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“Il Bruco Peppo e altre favole” di Annamaria Stroppiana Dalzini, Recensione di Ilaria Celestini

Cos’è una fiaba, se non un’occasione per sognare, ma anche per crescere, imparando come ci si deve comportare per vivere in armonia con se stessi e il mondo?

Questa raccolta di Annamaria Stroppiana Dalzini, abile scrittrice che da sempre dedica la propria attenzione amorevole all’infanzia, offre una serie di deliziose occasioni per imparare, a tutte le età, tante piccole perle di saper vivere e di bellezza.

Scorrendo queste pagine si scopre che le cose non sono come appaiono: le creature del mondo naturale hanno una propria identità e dignità, stringono tra loro amicizie sincere, si aiutano; le cose possiedono un’anima che soffre e gioisce, e invece di essere buttate possono rinascere a una nuova vita, se solo si è capaci di guardarle con amore.

E persino gli esseri umani, che nella realtà di tutti i giorni spesso non si comportano come dovrebbero, nel mondo del cuore sono, in fondo, malgrado tutto e nonostante le circostanze, capaci di generare costruttività e amore.

Questa raccolta, oltre a contenere tante micro-storie colme di piccoli e grandi personaggi che s’imprimono nella memoria per la loro peculiare sensibilità, sorprende per la limpida positività dei messaggi senza neppure una traccia di stucchevolezza, dote che raramente le favole possiedono, perché in questo genere letterario è facile scadere nel moralismo e nella leziosità.

Brevi frasi, concetti semplici e grandi insegnamenti: questa è l’arte dell’Autrice, che nascondendosi sotto l’aspetto dolce e delicato di una cara nonnina, in realtà è una sapiente narratrice e un’educatrice di grande esperienza e spessore morale.

Ella infatti riesce a insegnare giocando, intrattenendo, facendo divertire: e grazie a questa capacità, a poco a poco, i lettori grandi e piccini scoprono e riscoprono che non bisogna mai dare nulla per scontato; ci possono essere bruchi che non amano la verdura e bambini che invece la gustano, oppure nonne con le ali che sembrano sottrarre le nocciole ai nipotini, e invece stanno loro insegnando a sgusciarle.

Il pregio maggiore di questo libro, oltre alla sua piacevolezza evidente, è il fatto che riesce a trasmettere fiducia.

Tutti i più grandi pedagogisti concordano sull’idea che tale virtù è la base di quell’attaccamento sicuro che costruisce in modo sano la relazione adulto-bambino, la quale è la premessa indispensabile per una equilibrata modalità di rapportarsi con gli altri e soprattutto con se stessi, in quanto è la base su cui si edifica l’autostima: quella vera, che non è fatta di arroganza o di competitività, ma di serena solidarietà e amicizia con la vita e con gli altri, specialmente se sofferenti.

Questa è dunque una lettura che dovrebbe figurare in tutte le biblioteche personali di ogni casa con bambini e anche tra i banchi delle scuole per l’infanzia, perché, in un’epoca come la nostra, in cui le cronache traboccano di eventi tragici e di malvagità tali da indurre chiunque a disperare, trovare un libro che aiuti a guardare oltre le apparenze, oltre le etichette e gli schemi precostituiti e a recuperare la dimensione della vita come buona, bella, onesta, intessuta di relazioni che non siano di comodo, ma fatte di autentico interesse per il bene dell’altro, per la felicità dell’amico, e non solo verso se stessi o verso scopi egoistici, è una grazia.

Da coltivare a tutte le età, con gratitudine e stupore.

Ilaria Celestini

(critico letterario, specialista in Lingua e Letteratura Italiana,
direttore editoriale di TPLM Edizioni,
sezione Narrativa e sezione Spiritualità)

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Il Bruco Peppo e altre favole
Mini favole da leggere ai bambini

Collana Cinabro – Visual | Bambini
Annamaria Stroppiana Dalzini

9.12.2016, 124 p. illustrate, brossura

Curatore: Anna Maria Folchini Stabile
Illustrazioni: Michela Del Degan

ISBN 978-88-98643-84-4

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“Quando i bambini sognano” filastrocche di Giusy Tolomeo, Recensione di Ilaria Celestini

Un libro splendido, la cui Autrice, Giusy Tolomeo, docente di grande esperienza e specialista in Fisiopatologia dell’Età Evolutiva, ha saputo creare con la grazia poetica che da sempre la caratterizza, atmosfere incantate e sognanti.

Questo testo si compone di filastrocche, magistralmente illustrate da Michela Del Degan e, con la sapiente arte grafica dei fratelli Laura e Stefano Dalzini, è una gioia per gli occhi, prima ancora che per il cuore.

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Ad aprire la raccolta è Annamaria Stroppiana Dalzini, narratrice di favole intense per grandi e piccini, che introduce il lettore nel vero nucleo di questo bellissimo viaggio nell’immaginario infantile che è, o dovrebbe essere, patrimonio di ciascuno di noi.

Giustamente ella pone subito in rilievo la peculiarità del mondo poetico e dell’universo interiore dell’Autrice: è l’amore, non altro, l’essenza stessa di Giusy Tolomeo e di tutte le sue intensissime scelte artistiche.

Affabulare in versi non è impresa da poco: occorrono perizia metrica, sapienza ritmica e compositiva, capacità ideativa e immaginifica.

Tutte queste doti, Giusy le possiede in abbondanza, data la sua vasta e multiforme cultura; tuttavia questo libro, che è insieme un piacevolissimo divertissement per i grandi e, per i più piccoli, una gioia da condividere e scoprire a poco a poco lasciandosi condurre sulle ali di una fantasia sempre fervida e mai stucchevole, non avrebbe alcun significato se mancasse l’ingrediente fondamentale per affascinare il lettore di qualsiasi età: l’amore.

L’amore all’altro, che sia un bimbo o un anziano, un animale o una rosa: non importa chi o che cosa sia; per la Poetessa, tutto ciò che è vivo ha un valore, è, anzi, esso stesso valore, dignità, bene.

Goethe amava ricordare che ciascuno vede nel mondo quello che è simile a sé: come è vera questa affermazione, soprattutto nel caso di Giusy Tolomeo, Autrice sempre pronta a offrire generosamente la propria arte per sostenere le cause di chi soffre, di chi non niente, di chi ha perduto tutto; e, in particolare, sempre pronta ad accorrere in aiuto dei bambini, dei suoi adorati bambini, che si trovino in Siria tra le macerie causate dalla guerra o nell’opulenta solitudine e povertà d’affetti del mondo occidentale.

In questo libro si trattano, secondo l’insegnamento oraziano del miscere utile dulci, argomenti lieti e tipici della tradizione fiabesca, con immagini di fate, gatti parlanti, ranocchi incantati e stregatti, magistralmente alternati alle tematiche del rispetto della persona e delle peculiarità di ciascuno, della pace, dell’istruzione come foriera di bene e di libertà.

Un libro prezioso, da regalare e da regalarsi, che ci conduce nel profondo dell’anima e dei sogni dei nostri anni più belli, e al tempo stesso, un importante testo educativo pienamente degno di entrare in ogni biblioteca scolastica, come sussidio per docenti, educatori, genitori e formatori e per tutti coloro che ogni giorno scelgono di aiutare le nuove generazioni a crescere con passione, sano senso della realtà e la giusta, imprescindibile dose di amore e fantasia.

Ilaria Celestini

(critico letterario, specialista in Lingua e Letteratura Italiana,
direttore editoriale di TPLM Edizioni,
sezione Narrativa e sezione Spiritualità)


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Quando i bambini sognano
Filastrocche

Collana Cinabro – Visual  | Bambini
Giusy Tolomeo

25.10.2016, 184 p. illustrate, filo refe
Curatore: Anna Maria Folchini Stabile
Prefazione: Annamaria Stroppiana Dalzini
ISBN: 978-88-98643-74-5

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“Divoratori” di Rossana Atzori
Articolo su La Gazzetta del Mezzogiorno del 10 ottobre 2016

“Due poeti lucani tra satira e malinconia”

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Divoratori

Collana Indaco – Poesia
Rossana Atzori

10.2.2016, 60 p., brossura
Curatore: Marzia Carocci
Prefazione: Marzia Carocci
Direttore Collana: Marzia Carocci
ISBN 978-88-98643-59-2

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“Quel grattacielo nel bosco” di Fabio Clerici, Recensione di Ilaria Celestini

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Raccolta di racconti intenzionalmente scritti in caratteri speciali, facilmente leggibili da tutti e in particolare da chi ha problemi di dislessia, malattia che comporta difficoltà a decifrare i testi scritti. L’autore esprime con uno stile semplice, lineare ed elegante, che si unisce a una narrazione vivace e coinvolgente, i sentimenti più profondi e autentici legati al rapporto con la natura, con le proprie radici, con la metropoli, con l’ambiente inteso come luogo fisico e come dimora dell’anima. Il testo è impreziosito dal contributo di più autori, in sapiente confronto tra voci e posizioni differenti, e completato da una splendida serie di ricette e ricordi, a cura di Gilda Belloni, che ne fanno un’opera decisamente amabile sotto ogni profilo.

Ilaria Celestini
(critico letterario, specialista in Lingua e Letteratura Italiana,
direttore editoriale TPLM Edizioni, sezione Narrativa e sezione Spiritualità)

Quel grattacielo nel bosco
con le ricette del bosco

Collana Cinabro – Visual | Cultura e Società
Fabio Clerici

1.6.2016, 292 p., brossura fresata

Curatore: Anna Maria Folchini Stabile
Introduzione: Andrea Mangiatordi
Prefazione: Anna Maria Folchini Stabile
Food Blogger: Gilda Belloni
Illustrazioni: Erika Maya

ISBN 978-88-98643-66-0

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“Così è se Mi Piace” di Santi Moschella, Recensione di Ilaria Celestini

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Testo “visual”, che unisce parole e immagini, di grande impatto, assolutamente innovativo e originale, nella forma; nella sostanza, in realtà, si tratta di un dialogo filosofico sul comunicare odierno, sul senso della parola scritta e detta nei modi tradizionali e in quelli della dimensione virtuale. L’autore rivela tutta la sua bravura e il suo straordinario talento, costruendo una chat immaginaria a più voci, dove si sostengono, da un lato, le ragioni del reale e della tradizione, dall’altro, le motivazioni che inducono a non fuggire dalle novità, anzi, ad amarle in quanto modalità adeguata al tempo attuale di porgersi e di ricevere. Uno stile elegante, ironico, molto colto ed estremamente brillante. Una perfetta sintesi di tradizione e modernità, viste non come opposte, ma, anzi, complementari ed entrambe indispensabili.

Ilaria Celestini
(critico letterario, specialista in Lingua e Letteratura Italiana,
direttore editoriale TPLM Edizioni, sezione Narrativa e sezione Spiritualità)

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Così è se Mi Piace

Collana Cinabro – Visual | Cultura e Società
Santi Moschella

26.4.2016, 216 p., filo refe
Curatore: Anna Maria Folchini Stabile
Prefazione: Michele Mancino; Marcello Mento
Immagine di Copertina: Antonio De Blasi

ISBN 978-88-98643-64-6

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“La Gaia Vita” di Giacomo Ulery-Saba, Recensione di Sandra Carresi

– Il bene è un po’ magro – il male invece è sempre grasso – Chissà perché, aggiungo, la mano si allunga sempre o quasi, ad addentare il grasso…

Possediamo ali invisibili a occhi che non sanno guardare e per questo spesso non ci alziamo da terra, a volte succede invece di trovare qualcuno che le sa riconoscere e vola così, con noi.

Una poetica gentile di corteggiamento audace, ma delicato, un sapore che vorremmo trovare ogni mattina sulla tavola come avanzo della sera che non ha fatto indigestione, ma che ha saziato la cena, pronto a ricevere i sogni della notte senza incubi, nessun mostro, nessuna follia o paura, solo la delicatezza di un panorama notturno che lentamente trova la sua fine per cedere il posto al giorno continuando la catena delle sue curiosità, contemplazioni e narrazioni sul leggero piacere di bere in foglie verdi di rugiada e asciugarsi a lenzuoli sempre freschi di lunghi biondi capelli.

Anche la solitudine, secondo l’Autore, può essere una grande compagna, ricca di fantasia in quella corsa sfrenata che segna il limite con la realtà e abbraccia i piccoli gesti delicati e riconoscenti sussurrando semplici e antiche parole raccolte dal vento e serrate nei piccoli fiori.

Esiste il male, esiste il bene e esistono persone che sanno ancora raccontare, raccontarsi bevendo nella coppa di un giglio. Delicato chi offre, fortunata chi si disseta.

Sandra Carresi
Consuma (AR), 1° agosto 2016

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La Gaia Vita

Collana Indaco – Poesia
Giacomo Ulery-Saba

17.6.2016, 120 p., filo refe
Curatore: Marzia Carocci
Prefazione: Marzia Carocci
Direttore Collana: Marzia Carocci
ISBN 978-88-98643-65-3

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“Per mia fortuna, amando, mi sono rovinato la vita” di Andrea Improta, Recensione di Sandra Carresi

Un libro di poesie che è una continua lettera d’amore, a una Lei, alla natura, al vino, alla vita sbandata, libera nella sua fantasia e nel suo movimento, a quell’invito al cammino, all’osservazione distratta delle poche cose che veramente hanno un valore, almeno per l’Autore, nel saper riconoscere la bellezza del verde, dell’azzurro e del rosso.

Il verde delle foglie e della natura semplice, vera e povera, l’azzurro del mare profondo degli occhi di chi, entrato per passione e amore nella testa ha un appuntamento continuo di notte e di giorno, al rosso del vino che fra un bicchiere e un altro in solitudine o in compagnia pittura la vita esaltando la notte, togliendone le ombre auspicando l’invito a quella danza che altro non è che la contemplazione della nudità del corpo, del suo valore e dell’amore.

Forse si è soli in questo cammino, forse non lo si vede sempre con gli stessi colori, forse è vicino solo il rosso e un bicchiere di vetro su cui cammina tutta la vita quasi per gioco, ma è per quella vita che l’autore vive e ama da sempre, forse quel vetro non andrà mai in frantumi.

Sandra Carresi
Consuma, 30 luglio 2016

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Per mia fortuna, amando, mi sono rovinato la vita

Collana Indaco – Poesia
Andrea Improta

17.6.2016, 100 p., brossura
Curatore: Marzia Carocci
Prefazione: Marzia Carocci
Direttore Collana: Marzia Carocci
ISBN 978-88-98643-67-7

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“Quel grattacielo nel bosco” di Fabio Clerici, Recensione di Sandra Carresi

Credo, o almeno voglio sperare, che ognuno di noi, catalogato come essere umano…, possa avere dentro di sé un bosco, probabilmente antico che parte dalla nascita e accompagna il percorso della propria vita.

Vorrei personalmente ringraziare l’autore, Fabio Clerici, per questo libro, un insieme di racconti che sanno di buono, di utile, di piene riflessioni in un mondo che sembra non regalare più emozioni, un libro dove l’anima sorride e si emoziona.

Mi trovo in vacanza nella mia casa in montagna e forse per questo motivo mi sono inoltrata meglio nel bosco di Fabio Clerici apprezzando i suoi racconti, confrontando la vita di città, ma ancora di più ascoltando il silenzio e la sua comunicazione, il vento, e la vita neppure tanto nascosta, fra gli alberi e nei sentieri. E’ forse l’apprezzamento dell’osservazione, là dove la distrazione non è ammessa, dove i profumi e la lentezza del tempo permettono una comunicazione interna che viene da lontano e porta lontano. Nostalgie, ricordi del passato, sorrisi, frasi e persone non più presenti, la vicinanza a qualcosa di maestoso e celestiale che solo la natura, fortunatamente ancora magnifica nella sua essenzialità permette a quel filo conduttore di parlare a te stesso e a qualcosa di maestoso che certamente non viene da uno schermo di vetro, ma da dentro e arriva in alto, molto in alto…

Quelle montagne in grigio-verde, così definite dall’autore, sono severe, a volte minacciose, certamente dure come lo è a volte la vita, ma quando il cielo si apre, si tinge d’azzurro, il freddo gelido permette una tregua, lì la corsa si ferma, per respirare dentro la nostra forza, quella vera.

Sandra Carresi
Consuma (AR), 26 luglio 2016

Quel grattacielo nel bosco
con le ricette del bosco

Collana Cinabro – Visual | Cultura e Società
Fabio Clerici

1.6.2016, 292 p., brossura fresata

Curatore: Anna Maria Folchini Stabile
Introduzione: Andrea Mangiatordi
Prefazione: Anna Maria Folchini Stabile
Food Blogger: Gilda Belloni
Illustrazioni: Erika Maya

ISBN 978-88-98643-66-0

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“Attraverso i colori dell’anima” di Franca Beni, Recensione di Sandra Carresi

Esce dalle pagine di questo prezioso libro una lettura malinconica; una donna consapevole di aver vissuto una vita al bacio della Primavera, ormai volata con ali possenti o forse fragili e d’incontrarsi puntualmente con un Autunno che la fa vestire in grigio perla ma, senza dimenticare, il fiore fresco che le è appartenuto, l’allegria, un viso incorniciato da lunghe trecce e gambe snelle che correvano veloci graffiate dai rovi.

Riesco a vedere una figurina stilizzata dalla china che si alza da terra per entrare in stanze che hanno il colore dei suoi anni e le carezze che riesce ancora a sognare, ma pronte a scomparire in una giornata grigia in cui la morte, forse vestita di bianco, le fa paura poiché mille volte ancora ha bussato, tuttavia senza entrare. Se in queste giornate esiste il tormento, la sua casa è una fortezza, le danno sicurezza certe cornici che raccontano di vita, ci abitano, le fanno compagnia e soprattutto, restano con lei.

Lo specchio rimanda un altro volto, un’altra storia, un’altra memoria. Ci vuole coraggio per guardare indietro, molto indietro e riuscire a ricucire ali stanche, pensieri addormentati e ricordare, ci vuole coraggio anche a vivere un presente stanco per gli anni e per il fisico.

Non si può rendere niente indietro, racconta la Poetessa, ma, ci sono abbracci che restano per sempre sulla pelle, questi hanno il potere di proteggere il sonno fino a quell’ultima fioca luce, dove tutto finisce e tutto ricomincia…

Sandra Carresi
Firenze, 2 marzo 2016

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Attraverso i colori dell’anima

Collana Indaco – Poesia
Franca Beni

10.2.2016, 126 p., brossura
Curatore: Marzia Carocci
Prefazione: Marzia Carocci
Direttore Collana: Marzia Carocci
ISBN 978-88-98643-58-5

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