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La poesia, di Sandra Carresi,  dal titolo: I Cristalli dell’alba, esalta  tematiche notevolmente universali, con una varietà che spazia, in maniera metodica, così laboriosa, dal sociale ai ricordi importanti d’infanzia. Invero, s’impone all’attenzione del pubblico con una caratteristica assai particolare che la distingue con una poetica dinamica, in qualità di attenta osservatrice di luoghi, borghi, contrade; soffermandosi con carattere assai tenace sugli accadimenti di taluni eventi e orrori nel mondo. Dunque, una poesia in linea con i tempi moderni, con i suoi crudeli malesseri,  come afferma in questa poesia Tempi Feroci: “Feroci questi tempi/di sangue e di sale/di gelosie e vendette./Calici amari le cui bocche si apprestano a bere lacrime che non usciranno mai (…). pag. 16.

Ai nostri giorni, i tempi feroci, sono davvero folli per l’ineluttabile drammaticità,  con avvenimenti che quando si presentano, nella loro nuda crudeltà, ci fanno sentire basiti da tanta incredibile malvagità; esattamente come ci spiega, la poetessa, citando il fenomeno “femminicidio”, in La follia omicida dell’Oggi: “Lascerò leccare le tue ferite/ ai miei cani, se le avrai./ Io, non lo posso fare./Potrò forse, un giorno perdonare,/ma tu, dovrai pagare tutto, fino in fondo./Lo devi al Mondo.” pag. 30.

La poesia, di Sandra, sostanzialmente, risulta efficace e intensa nei particolari così minuziosi  anche quando incalza, con tono sommesso. Invero, versi mordenti, pregni di forte disappunto, sanno scuotere menti e coscienze, come recita scrupolosa la poesia Onestà: “A quell’Italia che muore di vita e di ogni serenità./A quell’Italia onesta e lavoratrice/ che subisce strozzata da tante tasse e burocrazia./ A quell’Italia che va via, non viaggia si ammazza./A quell’Italia umiliata in quel teatro di vita./ (…)”. pag. 21/22. Una lirica, fin troppo generosa, improntata su di una visione reale del nostro paese.

La lettura del libro di Sandra Carresi,  in concreto, risulta abbastanza piacevole, si coglie altresì il senso chiaro così specifico nella diversità di taluni versi, forgiati con una carica di essenza, pregna di energico magnetismo, assai particolare. A mio dire, una ricchezza di pensiero che le appartiene naturale, in fatto di linguaggio, come si può dedurre esplicitamente in: Le miserie di cuore, matrice di una visione personale fin troppo realistica, una bravura che spazia convinta sui temi sociali, in cui sostiene, con grinta: “Le miserie di cuore rendono schiavo l’Uomo/del denaro e del potere/in un secolo gonfio di valori/sbattuti a terra come falsi pudori./ Periodo storico di menti sapienti/creatrici di  numeri pronte  a partorire tasse/ (…)” pag. 80.

Da una minuziosa analisi, si spiega meglio il suo linguaggio aperto e l’uso di una dialettica affinata con sottile arguzia, senza  ricerca evidente della parola per poter esprimere in versi tutto ciò che osserva e che vive con intensa emozione. Ella, riesce a descrivere, con passione e bontà d‘animo gioie, dolori, e altrettanti pezzi di viva memoria che vengono riportati alla luce con una precisa tecnica poetica assai distinta. Tuttavia, nella sua  minuziosa visione, non risparmia versi forti, esprimendo finanche un soffuso orrore per un mondo che non migliora. E’ il caso di citare un’altra lirica, ricca di notevole significato, che  avvalora ogni mia considerazione innanzi espressa, in:  La Passione del Mondo: “E’ nel cuore che la pena aumenta./E’ nella mente che come lama serpeggia./Oggi, è Lei che indietreggia, Lei la passione di sempre/teme il crollo delle genti/che ha mescolato valori in confusioni./ Impoverita e stretta nei cuori di chi/ cura gli interessi personali./ (…)./Passione, motore e crescita di ogni valore. (pag. 75).

E’ in realtà un’accorata poesia che riesce a incarnare, in un inno armonico, così glorioso, talune passioni che un tempo furono, non soltanto l’orgoglio, ma l’emblema degli uomini  audaci, che seppero coltivare eroiche speranze assieme ai loro sogni.

Ma, lo sguardo dell’autrice, costantemente armonioso,  è spesso orientato, con incredibile curiosità, verso suggestivi borghi di città con le sue caratteristiche contrade. Cito volentieri, di buon grado, un’altra bella poesia dal titolo: Il Borgo “Tappeto verde e culla degli ulivi/là, nella campagna Toscana/dove si respira il profumo del mare./Se s’alza il vento, ti porta lontano,/se splende il sole, ti puoi spogliare (…).” pag. 71. Ebbene, la poetessa ama  girare per le strade e i borghi, a curiosare, come ci spiega in questi versi dal titolo: Piazze e Bancarelle “Giro fra bancarelle/sotto il sole cocente/di agosto./Fra cianfrusaglie e chincaglieria,/ognuno mostra la propria mercanzia./Volti accaldati, sudati e sorridenti in quella piazza gremita di genti. (…).” pag. 52.

Senza dubbio, Sandra Carresi, conserva intatta una genuina freschezza di recepire, in maniera visiva, determinati paesaggi rischiarati, al mattino, dal tiepido raggio di sole.  Basti citare Il ventaglio in cui afferma:”(…) Lo vedo dai vetri, specchi su cui riflette il sole./Pini altissimi, li ho di fronte, e come un ventaglio le cui stecche si abbracciano, cos’, anche loro da destra a sinistra, spolverano il cielo (…).” pag.18.

I versi sono plasmati da una segreta scintilla di forte empatia. E, quando leggi, sei presa sull’essenzialità sostanziale dei contenuti, ricchi di suggestiva umanità e profonda sensibilità in altre poesie, pregne di  bellezza interiore  e altrettanta generosità. Pertanto, cito volentieri: Vorrei, E’ quel tempo, Ti racconto di te, Zia Tosca, L’alba e tu, Non avere il coraggio, Mani lunghe e magre.  

Attraverso i versi, i ricordi della poetessa divengono  preziose immagini che sembrano ritornare alla realtà in punta di piedi, come in un’immediata, limpida, visione in Ricordi e sapori lontani: “Ricordi e sapori lontani,/là, in quella piazza a ferro di cavallo/in quel di Barberino di Mugello. Piazza Cavour, tanti alberi, poche macchine, (…)”. pag. 65. Nella raccolta di poesia, di Sandra, si può meglio comprendere il suo costante lavoro poetico, dosato con meticolosa metodicità; pure quando enuncia in versi l’improvviso risveglio di taluni vivi ricordi, in cui ella si apre per raccontarci storie vissute, in: Buon Natale! “Buon Natale a tutti voi che porto nel cuore./A voi tutti che siete da sempre/le mie radici e i miei ricordi. (…)” pag. 76.

Sandra Carresi, nei suoi versi, racconta  o meglio ci racconta, parlando sovente di amore, di passioni vissute che sembrano far capolino attraverso la caparbia nostalgia, stuzzicando compiaciuta la bellezza della sua fantasia. Versi veraci e belli, come ci narra quest’altra poesia, Il regalo in cui afferma:”Ti regalo quel raggio di sole che fa capolino/nel fresco mattino./Non lo lasciare in strada, catturalo e mettilo in tasca./ Lo dovrai liberare la sera, quando ogni luce sarà fredda. (…)”. pag. 58.

I  versi, tuttavia, sanno dare costantemente l’idea della precarietà di un tempo che fugge e l’impossibilità vera di catturare un raggio di sole, per trattenerne l’inspiegabile bellezza di luce che  rapisce e  avvolge l’anima verso uno spazio infinito. Infatti, così ci spiega nella poesia Oceano, in cui afferma: “Mentre le spighe regalano l’oro alla terra/ i tuoi occhi fanno dell’Oceano un mare in tempesta (…)”. pag. 57.

L’Autrice di questo libro, infine, s’impone al pubblico, con una poetica inestimabile ricca di diversità in fatto di contenuti sociali e spirituali. Dunque, versi forti, alquanto incisivi. La sua visione, di acuta osservatrice, viene fuori attraverso determinati versi, anche nella poesia dal titolo: Acqua.  A mio parere, versi fluidi e scorrevoli, ricchi di  omogeneità di pensieri, che esaltano verità inconfutabili; peraltro accompagnati da un senso di sottile preoccupazione, che rimane chiusa in talune liriche come questa, quando afferma con accorata voce: “Piove forte/ a scroscio, si ferma, riprende./ E’ caldo e umido questo Novembre/strano e modificato./ Scruto l’Arno. Ha aspetto sinistro/ in queste giornate Tropicali, sembra un bosco disteso, addormentato forse … abbandonato./Respiro forte, rumore e odore nauseante, di macchine, poi …, terra bagnata e violata/in questo letto di fango che scivola via/verso chissà quale disastro in questo Mondo complicato”. (pag. 68/69).

In sintesi, non sbaglierei, dicendo che la sua visione del mondo sembra essere il  punto cardine, vero, attorno al quale incentra una poetica assai profonda e significativa, altresì incisiva. Versi temprati da un pensiero energico, costantemente levigato come goccia di pioggia insistente che cade sulla dura roccia. Dunque, versi impegnati che si riconoscono, sin da subito, per passione, dedizione e forte amore.

Sandra Carresi, ha finalmente raggiunto la giusta maturità espressiva in questa pregiata silloge poetica: I cristalli dell’alba, che ho più volte letto con rigoroso riguardo e delizia, rimanendo affascinata dai suoi piacevoli versi  e dal modo di come dice le cose che vede. Ella  riesce a esprimere concetti con una gentilezza d’animo che sembra correre sul filo dell’armonia universale; talora in maniera spedita, ma spesso in punta di piedi, regalando al lettore, che desidera davvero conoscerla, momenti intensi di piena espressività. E’ una voce poetica assai audace che spazia in un mondo reale e riesce ad imporsi con istintiva naturalezza alla preziosa attenzione di taluni noti  critici, nonchè del pubblico, sempre più numeroso, appassionato di bella, vera, poesia.

Novara, lì 21.06.2014

Anna Scarpetta

I cristalli dell’alba

Collana Indaco – Poesia
Sandra Carresi

25.3.2014, 100 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-98643-16-5

TraccePerLaMeta Edizioni

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bando

Art. 1.
Presidente di Giuria prof giornalista Patrizia Panico Vice Presidente. Prof .Michele Andonaia
Critica. Lo scrittore Gaetano Romano
letture dei scritti. verranno proclamate dalla Scrittrice poetessa Dora Della corte
e della , Presidente dell’associazione Culturale “Prima – vera arte”, Ilva Primavera.

Uffici stampa
Dott. Ciro Biondi.

Art.2.
La sezione poesia inedita è aperta a tutti gli autori con testi in lingua Italiana, i testi dovranno essere tassativamente inediti, e non premiati in altri concorsi
* pena ,l’esclusione dal Premio, con relativo ritiro del premio eventualmente conseguito ogni autore potrà inviare fino a tre opere inedite
in lingua Italiana (vensi liberi o in metrica,prosa) non eccedenti, ai complessivamente 120 versi,
Scritti a macchina, o a computer in n°.3 copie e recanti su una sola copia per ciascuno dei testi-
la propria firma nome, cognome, indirizzo, e-mail , oppure fax (ritenuti indispensabili,inclusi
rec cell, o numero fisso)

Art. 3
Le iscrizioni sono aperte , termineranno il 30 Agosto, mentre gli scritti dovranno pervenire entro e non oltre Lunedì 08/09/2014, ore 22:00
Il giorno, della proclamazione, sarà Venerdì 26 Settembre, il comune, e la location saranno comunicati entro il 10/09/ 2014 (onde evitare eventuali variazioni di destinazione )

Art.4.
Alla proclamazione tutti i concorrenti dovranno essere presenti, in caso di assenza, potranno delegare, con modulo scritto,firmato, con allegati documenti di riconoscimento, sia del delegante,sia del delegato. in caso non si verifichi nessuna delle due condizioni, si perderà il diritto al premio, che sarà concesso ad oltranza.

Art.5.
Invio telematico.
Bisognerà trasmettere via e-mail,ovvero a l’indirizzo: ass.culturale.scriverecolcuore@gmail.com
In tre file (Pdf, jpeg ,doc, non cartelle compresse,o gigamail)
Firmare la scheda di adesione,allegando,bando,documenti di riconoscimento, e modulo per il trattamento sulla privacy.

Art.6
invio postale.
Farà fede il timbro postale,oltre alla fotocopia del bonifico per la quota partecipazione al concorso. €.12.00
Concorso Regionale di poesia vivere il mondo con gli occhi di un bambino .
Via Greco, 31 – 80044 Ottaviano (NA).

Oppure con bonifico sul conto. IT92L0335901600100000016665
indicare nelle causale , il nome del concorso.
Concorso Regionale di poesia vivere il mondo con gli occhi di un bambino .

Associazione Culturale “Scrivere col cuore”APS
80044,Via Greco 31 , Ottaviano (NA)

Contatti.  339/38.11.331
Ass.culturale.scriverecolcuore@gmail.com

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Leggendo quest’ultima opera poetica di Sandra CarresiI cristalli dell’alba (TraccePerLaMeta Edizioni, 2014), si ha la percezione di una semplicità cristallina, a cui già prelude intenzionalmente e allusivamente il titolo, che si accompagna a una non comune complessità.

Nella raccolta, che consta di una cinquantina di componimenti, si mescolano sapientemente toni elegiaci, in cui l’autrice rievoca scene quotidiane di piazze dove un tempo si poteva conversare amabilmente e paesaggi che fanno da sfondo all’amore insieme passionale e colmo di commossa tenerezza, ai registri linguistici più forti dello sdegno contro le umane ingiustizie, contro i piccoli e grandi soprusi di ogni giorno, e soprattutto contro la violenza gratuita e assurda che si accanisce contro le vittime innocenti, e in quanto tale non è accettabile né in alcun modo ignorabile.

Così la poetessa raccoglie ed esprime il grido della giovane donna massacrata da chi un giorno giurava di amarla, la rabbia di chi si sente derubato nei propri diritti da chi sarebbe invece preposto a tutelarli, come i “cacciatori di poltrone” che con la sua garbata ma potente ironia stigmatizza.

Le pagine scorrono veloci, è un testo semplice, ma solo in apparenza; perché all’occhio del lettore esperto non sfugge la bellezza delle rime studiate in maniera giocosa, ma raffinata; o l’accorgimento, che ricorre puntualmente, così da configurarsi come un vero e proprio stilema della raccolta di liriche, della punteggiatura disposta in modo da creare l’effetto di pause del discorso parlato.

Ed è nella capacità di parlare a se stessa così come a chi non c’è più, a chi avrebbe molto da dire e a chi ha taciuto troppo, che si rivela la preziosità nascosta dietro il velame dell’eloquio fatto di parole quotidiane e comuni, ma ben lontane dalla banalità.

L’autrice ha il dono di quella che in psicoanalisi si potrebbe definire “personalità strutturata”: sul piano letterario e umano, questo significa la capacità di abbracciare ed esprimere i molteplici livelli dell’esistenza: l’amore adulto, che si dona e che sa gustare fino in fondo le gioie della vita; la consapevolezza della fugacità del tempo e delle terrene illusioni; la dolcezza dei ricordi di famiglia; il rispetto e lo stupore, per le bellezze della natura e del proprio ambiente; l’emozione per i piccoli gesti, per i colori, i sapori, e al tempo stesso, la capacità di manifestare, sempre, la solidarietà con chi è stato schiacciato dalla crudeltà insensata dell’uomo, e la dolorosa coscienza che ci sono limiti oltre i quali si entra nella tragedia, di fronte alla quale non è possibile, sul piano umano, un perdono.

Il riferimento agli orrori del nazismo rappresenta il culmine dell’arte dell’autrice, poetessa e donna di specchiata onestà intellettuale e dai valori cristiani profondi, radicati, vissuti; valori che non vengono meno di fronte al crimine per antonomasia contro l’umanità, ma che divengono condanna, per sempre, del male assoluto e di chi lo commise, che non potrà e non dovrà trovare mai, in alcun modo, giustificazione od oblio.

Lo stesso vale, sul piano umile della quotidianità, per le piccole e grandi violenze di comune criminalità, certamente infinitamente meno grave, e incommensurabile, rispetto alle tragedie della storia, ma non per questo accettabile supinamente, nel nome di un ipocrita buonismo.

Tutti coloro che violano la dignità di una persona, a qualunque livello, sono per la poetessa, da  esecrare, nella negatività dei loro gesti, come chi profana la nostra casa, la nostra intimità, o il nostro legittimo diritto a essere tutelati e non oppressi.

Non è facile manifestare la rabbia di fronte alle ingiustizie, e Sandra Carresi riesce a farlo con grazia, con l’eleganza di chi non esprime rancore, ma semplicemente, non si rassegna.

E’ una raccolta che vibra di vita, dolce come le luci dell’alba e profonda come la notte che fa da cornice all’amore; che sa parlare dell’universo e al tempo stesso è radicata nei momenti conviviali e di amichevole intimità.

Ed è soprattutto un inno, un inno alla vita, nella molteplicità delle sue sfumature, tratteggiate con uno sguardo sereno, attento, partecipe, profondamente sincero, consapevole del dolore e della fragilità della condizione dell’uomo, e insieme colmo di tenerezza e di bene.

ILARIA CELESTINI

Brescia, 15.04.2014

I cristalli dell’alba

Collana Indaco – Poesia
Sandra Carresi

25.3.2014, 100 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-98643-16-5

TraccePerLaMeta Edizioni

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POMERIGGIO IN POESIA

Centro Creatività Cultura, TraccePerLaMeta, Deliri Progressivi, Proloco Saltino Vallombrosa

Maria Antonietta Ronzoni (Centro Creatività Cultura),
Anna Maria Folchini Stabile (TraccePerLaMeta),
Sandra Carresi (TraccePerlaMeta),
Paola Surano (TraccePerLaMeta),
Annamaria Pecoraro “Dulcinea” (Deliri Progressivi),
Marzia Carocci (Critico recensionista).

Accompagnamento musicale a cura di Alessandro Moschini

hanno il piacere di invitarvi a un reading di poesie che si svolgerà

Sabato 12 Luglio ore 16,30

Chiostro del convento di Santa Margherita in Tosina
loc. Borselli, Pelago (FI)

Sarà per l’occasione allestito uno shop dove poter esporre i propri libri.

Seguirà un Buffet

Info: readingpoetico@gmail.com

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museo_appenzellerL’Appenzeller Museum è nato nel 2009 come museo etnografico di famiglia.
Rapidamente si è espanso nello spazio e nella tipologia delgi oggetti raccolti, anche grazie a numerose importanti donazioni.
Oggi copre, nelle sue varie sezioni, un’area di 300 mq con decine di migliaia di “pezzi”, che coprono i più svariati interesse, ed è ubicato nelle prestigiose ex scuderie del conte Puricelli a Lomnago.
E’ stato ideato e viene gestito dall’ingegner Liborio Rinaldi.
Il museo è oggetto di numerose visite da parte di privati, associazioni, scuole; su di esso sono stati fatti servizi da parte di La6, Rete 55 e recentemente da Varese News.
Nell’ampia corte si sono tenute rappresentazioni teatrali e si è svolto un raduno di Ferrari e auto d’epoca.

La Voce del Museo vuole essere un metodo veloce per raggiungere tutti contrabbbandieri di cultura. Viene inviato mensilmente per e-mail.
Sul sito www.museoappenzeller.it viene creato un archivio storico con la possibilità di scaricare i singoli numeri.

Giugno 2014, anno II, numero 6

La Poesia del mese: NON PIANGERE BAMBINO di Anna Scarpetta (pag.6)

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Sabato 7 giugno 2014 – ore 17:30
Presentazione del libro “Memorie intrusive” di ILARIA CELESTINI

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Fotografie di Laura Dalzini

LIBRERIA TARANTOLA
Via Porcellaga 4
BRESCIA
Tel. 030-49300
Mail. info@tarantola.it

Ha condotto la presentazione
Lorenzo Spurio
–scrittore, critico letterario –

Letture di Paola Surano
-poetessa-

Memorie intrusive - Ilaria Celestini

Sarà presente l’autore.
La S.V. è invitata a partecipare.

Acquista il libro online:

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Presentazione del libro “Memorie intrusive” di ILARIA CELESTINI

LIBRERIA TARANTOLA
Via Porcellaga 4
BRESCIA
Tel. 030-49300
Mail. info@tarantola.it

Sabato 7 giugno 2014 – ore 17:30

Condurrà la presentazione
Lorenzo Spurio
–scrittore, critico letterario –

Interverrà
Fabio Amato
–poeta e pedagogista-

Letture di Paola Surano
-poetessa-

Sarà presente l’autrice.

La S.V. è invitata a partecipare.

Memorie intrusive - Ilaria Celestini

Sarà presente l’autore.
La S.V. è invitata a partecipare.

Acquista il libro online:

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Venerdì 6 giugno 2014 dalle ore 17.30 alle ore 20.00

Avellino, parrocchia SS. Trinità dei poveri, via Luigi Imbimbo presso mensa dei poveri.

Poesie, racconti, canzoni e musica! Arte solidale con raccolta di alimenti a favore delle famiglie disagiate.
Organizzato dalla Associazione San Vincenzo De Paoli.

Il biglietto d’ingresso è rappresentato da una spesa alimentare (solo alimenti confezionati a lunga scadenza).

Un po’ di alimenti confezionati saranno il biglietto d’ingresso di questo spettacolo solidale organizzato dalla Associazione san Vincenzo De Paoli di Avellino a favore delle famiglie disagiate. La crisi economica e lavorativa si fa sempre più forte e sempre più famiglie hanno serie difficoltà. Pertanto, alcuni artisti si avvicenderanno venerdì 6 giugno in una kermesse. Poesie, racconti, canzoni e musica per stringere tutti in un abbraccio.

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Sabato 24 Maggio 2014 ore 17:30

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

“Le Rime del Cuore attraverso i Passi dell’Anima”
di Dulcinea Annamaria Pecoraro

Sabato 24 Maggio 2014 ore 17:30
Biblioteca Comunale di Reggello
Via E. Berlinguer, 2—Cascia

Intervengono:
Cristiano Benucci: Sindaco di Reggello
Adele Bartolini: Vice Sindaco di Reggello

Moderatore: David Davitti

Relatori:
Sandra Carresi (Poetessa e scrittrice)
Gastone Cappelloni (Poeta)

Letture a cura di Simona Gonnelli
Accompagnamento musicale a cura di Alessandro Moschini

Graditi ospiti:
Lorenzo Spurio (critico recensionista, Dir. Della Rivista letteraria Euterpe), Marzia Carocci (critica recensionista, poetessa), Elena Leica (poetessa), Leonardo Manetti (poeta), Piero Giunti (Presidente del Consiglio Provinciale di Firenze), “Mi Rock” (Milly Ibarra– manager gruppi rock progressive)

Sarà presente l’autrice
INGRESSO LIBERO

evento fb: https://www.facebook.com/events/269082206597981/

http://bit.ly/R3rIuR

Presentazione reggellook

sabato 17 maggio 2014, ore 17:00 – Civitanova Marche (MC)

Presentazione del libro “La cucina arancione” di Lorenzo Spurio
(TraccePerLaMeta Edizioni, 2013)

Biblioteca Comunale “S. Zavatti”
viale Vittorio Veneto 124 – Civitanova Marche

Coordina la presentazione alla presenza dell’evento:
VINCENZO PREDILETTO (giornalista free lance)

Interverranno:
Susanna Polimanti (scrittrice e recensionista)

Letture di:
Daniela Agostini (attrice)

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Sarà presente l’autore.
La S.V. è invitata a partecipare.

Acquista il libro online:

La cucina arancione