Sandro Salidu di Radio Discussione intervista la scrittrice e poetessa Anna Maria Folchini Stabile

Programmazione del 6 febbraio 2015.

Avellino allo Specchio Prima Tivvù
Intervista ad Annalisa Soddu – 16.11.2013

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Annalisa Soddu è nata a Nuoro nel 1962. Si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Cagliari, dove ha anche conseguito la specializzazione in Psichiatria e la qualifica di Psicoterapeuta. Ha vissuto in Sardegna fino all’età di quarant’anni; dal 2002 vive col marito ed il figlio in provincia di Avellino, città nella quale lavora, ricoprendo l’incarico di Aiuto Primario presso una Casa di Cura per malattie mentali.

Il suo amore per la poesia è da rintracciare nel periodo di frequentazione delle scuole superiori, momento nel quale scrisse anche fiabe, racconti, romanzi senza, però, giungere mai a pubblicarli. Per ragioni di carattere personale ha distrutto le opere di questa prima “fase letteraria” e per un periodo non è tornata a scrivere sino al 2011, anno nel quale ha iniziato a scrivere su un blog dei racconti che trattavano delle sofferte vite dei pazienti psichiatrici.

Su esortazione dell’amica e professoressa Irene Giordano, pisana, ha deciso di raccogliere alcuni di quei racconti in un libro auto-pubblicato dal titolo Il fuoco di Lorenzo che porta il titolo di uno dei racconti in esso contenuto, probabilmente quello più drammatico. Questo libro segna l’abbandono dell’utilizzo della scrittura come fuga dalle problematiche personali – ormai da tempo risolte – e l’apertura verso l’esterno.

La raccolta di poesie Interni contiene opere scritte dal 1983 ad oggi, con la lunga interruzione prima citata dalla quale si evince il percorso personale, caratterizzato nei primi componimenti da una visione malinconica della vita e in seguito, in particolare dopo la conversione alla fede bahà’ì, da una progressiva apertura con particolare attenzione ai problemi sociali.

Il libro si configura come espressione della maturazione di una donna che ha trovato nel nostro oggi la realizzazione di se stessa e riscoperto il piacere della scrittura.

Acquista “Interni” di Annalisa Soddu online:

Annalisa Soddu - Interni

www.tracceperlameta.org/tplm_edizioni/negozio/interni-poesie/

 

INCONTRO CON LUIGI MARINI EX ASSESSORE ALLA CULTURA E POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI PIEVE EMANUELE NEGLI ANNI 90, ANNI BUI PER VIA DELLA SPECULAZIONE EDILIZIA, IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO “VIVIAMO ERRANDO”

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Acquista il libro online:

 

Viviamo Errando - Luigi Marini

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Intervista cura di Vincenzo Calò

sandra_carresi“La correttezza sarebbe la normalità”. Sandra Carresi
Sandra Carresi è nata a Firenze nel 1952.

E’ madre e moglie.

Ha lavorato per quarant’anni occupandosi di contabilità e dal 2011 è in pensione.

Il suo primo elaborato, “Mi voglio raccontare”, è del 1999.

Da circa quattro anni pubblica ogni due settimane sul sito www.raccontioltre.it racconti brevi e poesie.

Nel 2009 ha pubblicato su www.ilmiolibro.it una raccolta di racconti brevi dal titolo “Non mi abbraccio, mi strizzo…”, così anche la prima silloge di poesie ha preso corpo e anima, sempre su questo sito con il titolo “Una donna in autunno” , opera pubblicata nel 2010.

Nel 2011 è la volta della seconda, pubblicata su LULU.com, dal titolo “Dalla vetrata incantata”.

Segue l’anno successivo la terza, grazie alla libreria Editrice Urso/Avola (SR), dal titolo “L’ombra dell’Anima”.

Nel mese di febbraio è uscito il libro “Ritorno ad Ancona e altre storie”, un nuovo lavoro a quattro mani con l’autore Lorenzo Spurio, risultato fra i quattro finalisti del premio europeo “Massa, città fiabesca di Mare e di Marmo”.

Nel 2008 ha pubblicato su www.ilmiolibro.it un tascabile di otto racconti per ragazzi di quarta e quinta elementare, dal titolo “Battiti d’Ali nel mondo delle Favole”, in collaborazione con l’autore barese Michele Desiderato, opera che poi, mantenendo sempre lo stesso titolo, si è arricchita di ben 14 storie ed è uscita nell’ottobre del 2012 nella sua nuova veste con illustrazioni in bianco e nero e copertina rappresentativa a colori, grazie alla TraccePerLaMeta Edizioni.“Le Ali del Pensiero” (Edizioni 2012-2013 Libreria Editrice Urso/Avola –SR-) è la quarta silloge di poesie, che nel mese di luglio ha conseguito il primo posto al concorso Creatività Letteraria 2013/Opera Uno.

Sandra Carresi si ritiene sempre lei, dietro una lacrima o un sorriso c’è il suo vissuto.

Benvenuta a Roma Capitale Magazine, Sandra. Dì un po’, c’è un tema cruciale che la letteratura moderna è riuscita a centrare e non solo a decorarlo?

Il tema cruciale, a mio avviso, è da sempre lo stesso: l’Amore. In tutte le sue forme, dall’adolescenza alla passione, dall’amore familiare a quello fraterno, e in questo periodo storico anche incentrandosi sull’amore omicida, col possesso del proprio partner, soprattutto dalla parte maschile, e i ricatti verso i figli per la non sopportazione a essere lasciati. No, non c’è niente da decorare, c’è solo da capire e prevenire questo processo che si allarga a macchia d’olio. C’è solo da condannare con leggi più severe, là, ovviamente, dove non è più possibile il colloquio e il ragionamento a tornare, in qualche modo, “sani”. Il fenomeno del possesso non è solo di questo periodo storico, ma attualmente sta diventando una cronaca di quasi tutti i giorni.

I soggetti delle tue opere li prendi d’assalto realmente? Come rilevi dati e informazioni?

Io amo molto di più la poesia che la narrativa, ma in “Ritorno ad Ancona e altre storie”, a esempio, devo dire che il terzo racconto “Un cammino difficile” tratta di una vicenda vera, ovviamente amalgamata molto con la fantasia, ma vera. Il primo racconto invece è tutta fantasia anche se il paesaggio toscano è frutto della mia conoscenza, essendo fiorentina. Mentre il secondo racconto prende spunto dal titolo, coi luoghi che sono frutto di una mia vacanza a Ischia… fantastici! Con la poesia invece, che per me è terapia, motivo il mio sentire, il mio urlo, la mia pace, la mia osservazione. I dati e le informazioni li rilevo attualmente, esclusivamente, col PC, una volta attraverso i giornali cartacei.

Cos’è che non perdoni? L’esibizione politica delle cose, a esempio, ti deprime?

Il perdono è cristiano, io sono credente e quindi dovrei perdonare, ma di natura sono molto tollerante, quindi, diciamo che in genere perdono sempre, ma non perdonerei il tradimento in nessuna delle sue forme, compresa l’amicizia. Sono di natura fedele a ogni mia passione o credo e mi aspetto altrettanto. Recentemente mi hanno fatto visita i ladri, questo è un fatto che non sono riuscita a perdonare e ho nutrito sentimenti poco cristiani, visto che mi hanno fatto un grosso danno materiale e sentimentale. L’esibizione politica mi deprime parecchio. Questo è un periodo storico deprimente. Io ho lavorato per 35 anni all’Arci di Firenze masticando politica di sinistra dal 1970, oggi come ieri so benissimo quali sono i miei principi e cioè quelli socialisti, ma, in giro, non vedo nessuno degno di questo nome. Sono preoccupata non per me che ho già scollinato, bensì per i giovani, e comprendo in loro questo allontanamento dalla politica.

Un autore che fa il manager di sé: consiste in ciò l’editoria del domani? Il critico letterario difetta nella capacità di comprendere cosa può avvenire un domani?

Effettivamente in campo editoriale pare che ci sia nessuno, d’importante intendo, che abbia voglia di mettersi in gioco a gratis. Ti dicono che il lavoro piace, ma devi pagare… brutta cosa. Io ho risolto creando un’associazione, TraccePerLaMeta, che è pure una casa editrice a prezzi imbattibili. Abbiamo già pubblicato diversi libri, stiamo sulla buona strada, aspetto il volo. Sia il critico letterario che qualsiasi altra persona può solo immaginare cosa può avvenire domani, e non lo definirei, questo, un difetto. Sono in pochi quelli che hanno l’occhio lungo, ma non è una colpa, a mio avviso.

Il lettore comune non può proprio fare a meno dei social network?

Il lettore comune credo che in qualche modo non dia mai l’arrivederci a ciò che legge. Anche al più distratto rimane sempre in testa quel particolare che lo ha colpito.

Che vuol dire normalizzare? Ma che significa volere un mondo di pace?

La normalità non esiste. E’ solo quella che ci aspettiamo ogni giorno dal quotidiano. La correttezza sarebbe la normalità. Volere un mondo di pace vuol dire desiderare un mondo senza guerre, senza ruberie di ogni genere. Credo che sia molto difficile, perché, per averlo, le ricchezze andrebbero divise, andrebbe fatta un’operazione che non piace perché è quella più difficile.

E’ possibile rispondere sempre alla propria importanza? Fai sempre i conti coi tuoi piaceri?

Io non sono importante, o meglio, lo sono solo per la mia famiglia… è quello che conta. E poi sì, certo che faccio i conti con i miei piaceri, essendo abituata a quadrarli, avendo fatto la contabile di professione…! Sono una persona semplice. Sono stata più volte dall’altra parte del mondo, ma non baratterei niente di tutto questo, viaggi compresi, con le mie passeggiatenei boschi della Consuma o di Vallombrosa assieme a mio marito e il mio cane.

Il riconoscimento letterario che non osi dimenticare…?

Il riconoscimento letterario a cui sono più affezionata è il primo premio al concorso organizzato dal Comune di Signa, “Arno fiume di pensiero”:una settimana in Egitto, bellissima! Ma non posso fare a meno di menzionare il sito www.raccontioltre.it , perché tutta la mia “attività creativa” è partita da lì e ancora oggi è lì che i miei lavori hanno luce.

Grazie per esserti concessa a questa intervista, Sandra, di cuore.
Ricordo a tutti i lettori gli indirizzi online per approfondire meglio la tua conoscenza: info@sandracarresi.itwww.sandracarresi.itwww.sandracarresi.blogspot.com

Categoria: Arte e Cultura
Pubblicato su Roma Capitale Magazine mercoledì, 11 Settembre 2013 13:45