Santi Moschella

COSI’ E’ SE MI PIACE

Collana Cinabro – Visual | Cultura e Società
Santi Moschella

26.4.2016, 216 p., filo refe
Curatore: Anna Maria Folchini Stabile
Prefazione: Michele Mancino; Marcello Mento
Immagine di Copertina: Antonio De Blasi

ISBN 978-88-98643-64-6

TraccePerLaMeta Edizioni

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Le immersioni letterarie che affondano le radici nel mondo classico danno vita al gioco delle parti tra i protagonisti dell’opera: i dialoghi tra I (Primo) e II (Secondo) rivelano una profonda contrapposizione sull’essenza della gratuità dell’arte e sul valore della letteratura. Sullo sfondo l’invadenza di III (Terzo) con l’uso inopportuno del mi piace e in genere del mondo mediatico. La morte del libro e la decadenza dei rapporti umani affliggono I (Primo) saldamente ancorato alla sopravvivenza del cartaceo che rivela tutta la sua precarietà. L’opera, in vista della particolare impaginazione che racchiude i dialoghi come se fossero delle chat, è strutturata in “epiloghi” e “flash.” L’incipit, costituito dall’EPILOGOUNO presenta i due protagonisti Primo (I) e Secondo (II) cui fa da contraltare la presenza invasiva di Terzo (III):

EPILOGOUNO
II – No, non doveva finire così
I – Davvero?
II – L’autore ci aveva assegnato un altro ruolo
III – Mi piace

I flash (veri e propri flashback sulla serata accendono i riflettori su Omero, l’arte classica, sulla cultura, sul modo di raccontare, cui le innovazioni tecnologiche potrebbero offrire un buon supporto. Ma Primo, mentre le immagini corrono sullo schermo tiene ben stretto il libro, che per un indebolimento della vista farebbe fatica a leggere, tra le sue mani, e chiude gli occhi per assaporare le parole.

“Verso la fine (alba profonda)”, capitolo conclusivo arriva a compimento di un itinerario che passa attraverso le seguenti tappe: PRIMOFLASH (Tutto scorre), SECONDOFLASH (Omero Stella dell’aurora), TERZOFLASH (Sogni trafitti), QUARTOFLASH (Odio ed amo), QUINTOFLASH (Il gioco delle parti); SESTOFLASH (Legge del contrappasso), SETTIMOFLASH (Nessuno è contento), OTTAVOFLASH (La vela squarciata).

Conclusione:

L’esplosione, agghiacciante, divampa. Secoli di immobilismo vengono scossi dal vento tempestoso. Cadono le cataste l’una sull’altra. Poi in una spirale vorticosa libri, copertine, fogli, s’incanalano verso l’alto e  si disperdono nell’universo.

Immagine TV – Nel cielo nero della notte risaltano i contorni luccicanti di un carro ascendente, sul quale, assisi come divinità, si percepiscono aedi cantare al suono della lira. Quasi trascinato da luminose melodie il nome di Omero. Nella scia rimbalzano appaiono scompaiono i suoni di altri nobili, cari alle muse. Nascono alla vista e poi si spengono Esiodo Archiloco, Alcmane Alceo. Saffo e Catullo. Virgilio e Dante. Ovidio, Lucano, Lucrezio e Properzio. I nomi traballano e si rovesciano, vanno in frammenti. Per un attimo si intuiscono Shakespeare, Goethe, Leopardi, Valery, Byron, Tagore, Neruda, Lorca, Pirandello. Poi frammenti ed esplosioni in rima baciata, con il corteo risalgono espandendosi in fiori pirotecnici che tra loro si ingoiano in rapida sequenza. Finalmente il buio della notte torna a trionfare.

Sonoro Tv – Una imprevista tempesta si è abbattuta stamani sulla nostra cittadina. Colpita soprattutto una villa che avrebbe custodito migliaia e migliaia di libri. Alcune pagine sono giunte persino nella nostra redazione. Al momento non si registrano vittime e le indagini proseguono con cautela alla luce delle numerose insidie che si celerebbero nella cittadella sotterranea.

Immagine tv. Il giornalista guarda verso la telecamera e poi commenta a braccio.

Sonoro – Cade l’oblio definitivo su un mondo di carta consunto dal tempo.

COSI E’ SE VI PIACE

…segue un backstage ridottissimo