Lou Qi

(Hangzhou, 1960)
Calligrafo cinese di fama internazionale e professore della China Academy of Art di Hangzhou, la più prestigiosa accademia d’arte cinese. Attualmente vive e lavora tra Hangzhou (Cina) e Lisbona (Portogallo), recandosi spesso in Italia, paese per cui ha una particolare predilezione. È il fondatore e il massimo rappresentante del più importante movimento di calligrafia post-moderna emerso in Cina agli inizi degli anni ’90, chiamato “Calligrafismo.” Si tratta di un movimento rivoluzionario e trasversale che tenta di trasformare la calligrafia cinese in una forma d’arte contemporanea fruibile globalmente attraverso un radicale cambiamento dei suoi principi estetici e della sua funzione semantica. Durante la sua lunga carriera, ha vinto numerosi premi e riconoscimenti sia in Cina che all’estero (e.g. il “Premio Pittura” alla terza edizione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze nel 2001 e il “Contemporary International Art Award” durante la “Fujisan International Ink Painting Exhibition” in Giappone nel 2004). Nel 2009 fonda a Xitang il “Calligraphyism Art Institute,” di cui è tutt’ora direttore, un centro di promozione e conservazione delle opere calligrafiste, e nel 2013 fonda il “Luo Qi International Contemporary Art Museum” a Hangzhou, un importante centro di promozione delle arti. Luo Qi ha partecipato a numerose mostre in tutto il mondo, esponendo le sue opere in Germania, Francia, Lussemburgo, Italia, Svizzera, Belgio, Austria, Danimarca, Portogallo, Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone, Corea, Malesia, Tailandia, Australia, Mauritius, Madagascar, etc., e, in particolar modo, in istituzioni prestigiose come Louvre, Palazzo Ducale di Genova, Tokyo Art Museum, Luxembourg National Gallery, Brussels Modern Art Museum, United States National Gallery of Art a Washington, Shanghai Art Museum, Vienna Modern Art Museum, Seoul Art Museum, National Art Museum of China, etc. Le sue opere sono conservate in numerosi musei e gallerie d’arte, come The Rubin-Frankel Gallery (Boston University), Yale University Art Gallery, Cleveland Public Library, Università di Genova, Malmö Modern Art Museum, Lund University, Luxembourg National Museum of History and Art, etc. Le sue opere sono battute da Sotheby’s a decine di migliaia di euro. Luo Qi è anche editore di alcune importanti riviste specializzate, e.g. “Quarterly Journal of Calligraphy Masters”, “The West Garden Gathering” e “Afro-Asian and Eastern Mediterranean Art.” Inoltre, è autore e curatore di numerosi testi sull’arte e sulla calligrafia, tra cui spiccano 5 volumi dedicati al calligrafismo (2001), riconosciuti come la “Bibbia del calligrafismo,” il testo “Drawing Music” (Shuimo yinyue, 2006) dedicato al rapporto tra musica e pittura a inchiostro, e “It is I: Poems without Words by a Practicioner of Calligraphyism” (Shi wo, yi ge shufazhuyizhe de wu yan zhi shi), che lo scorso anno ha vinto un prestigioso premio come “il più bel libro cinese del 2017.” Nella sua arte, Luo Qi trasforma la calligrafia in una forma di arte astratta dalla forte caratterizzazione pittorica, ricorrendo all’uso estensivo del colore, a linee di ispirazione calligrafica che richiamano antichi pittogrammi o scritture corsive, e servendosi di tantissimi media differenti (pittura a olio, inchiostro, installazioni, performance, body painting e perfino fashion design), al fine di dar vita a una nuova forma artistica dalla fortissima potenza espressiva a metà tra la calligrafia cinese tradizionale e l’arte moderna occidentale.

 

LA MUSICA DELL’INCHIOSTRO

 

Calligrafie di Luo Qi e Silvio Ferragina in dialogo con i fondi cinesi della Braidense

Collana Cinabro – Visual | Cataloghi
Luo Qi e Silvio Ferragina

19.3.2018, 58 p. a colori, brossura
Formato 170×297 mm
Curatore: Adriana Iezzi

ISBN 978-88-85566-16-3

TraccePerLaMeta Edizioni

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Anche molto prima dell’avvento di Internet, l’arte nelle sue diverse declinazioni culturali si è fatta lentamente strada attraverso i deserti e solcando gli oceani sotto forma di oggetti e opere d’arte. Spesso queste opere hanno dato vita a delle mode e sono state assimilate da altre culture. Trasformati in prodotti richiesti dal mercato, i nuovi stili, dopo essere stati assimilati, venivano ritrasmessi ai loro luoghi d’origine come domanda di consumo e creavano a loro volta nuove forme artistiche, dando così avvio a un lungo processo di rifrazione culturale.

La mostra “La musica dell’inchiostro” presso la Biblioteca Nazionale Braidense riunisce una miriade di filoni della cultura contemporanea. C’è l’arte cinese contemporanea, rappresentata da alcuni dei suoi esponenti più importanti, come il maestro calligrafo Luo Qi, che ha scelto di attingere al pozzo profondo della cultura cinese invece di seguire stancamente i modelli occidentali; e ci sono le calligrafie musicali di Silvio Ferragina, che sono il risultato della trasformazione dei tratti dei caratteri cinesi in note e toni musicali. Inoltre, la mostra mette in evidenza l’importanza che la Biblioteca Braidense e le sue collezioni continuano ad avere nell’Italia di oggi e lo fa attraverso i suoi archivi di letteratura cinese, le testimonianze dei primi viaggiatori gesuiti nella Cina dei Ming e le ricche raccolte musicali conservate nella biblioteca e nell’Archivio Ricordi.